Descrizione
William Shakespeare è morto 400 anni fa, ma il suo genio, sul grande schermo, non conosce tramonto: dal cinema al muto alla golden age hollywoodiana, dagli allestimenti geniali di Welles e Kurosawa, dalle proposte patinate di Zeffirelli alle rivisitazioni moderne di Kenneth Branagh, passando per autori come Godard e Polanski, le sue opere (da Amleto a Macbeth, da Romeo e Giulietta al Sogno di una notte di mezza estate) continuano a ispirare adattamenti, citazioni e omaggi, anche nei generi e nei luoghi più disparati (dal western all’horror, da Chinatown al carcere di Rebibbia). Shakespeare e il cinema si propone di raccontare al lettore in modo piacevole e scorrevole – frutto però di una ricerca approfondita e scrupolosa – il variegato percorso delle trasposizioni cine-shakespeariane nel corso dei decenni, inclusi i film che hanno cercato di raccontare la vita misteriosa del Bardo. Il tutto arricchito dalla più vasta filmografia shakespearina mai pubblicata in Italia, da aneddoti e scene cult, da battute memoriabili e curiosità dal set, nonché da un ricchissimo repertorio di foto di scena e fotogrammi dai film: oltre a quelli presenti nel testo, il lettore potrà trovarne migliaia online semplicemente inquadrando con lo smartphone il codice QR presente nell’indice del libro o digitando il link corrispondente. Per ricostruire un mondo variegato e intrecciato, fatto di teatro e cinema, ossia «della stessa sostanza di cui sono fatti i sogno».
Ilaria Floreano è nata a Desio nel 1984. Editor e traduttrice, collabora con agenzie di comunicazione milanesi in veste di autrice e scrive per «Film TV», «Nocturno» e farefilm.it. Ha tradotto Kill Bill Diary di David Carradine e Béla Tarr. Il tempo del dopo di Jacques Rancière. Tra i suoi libri: Concerto per macchina da presa. Musica e suono nel cinema di Krzyzstof Kieslowski (Heterotopia, 2011) e Ciak, mi sposo! I film più belli per prepararsi alle nozze (GIV, 2014). Ha scritto il soggetto del cortometraggio Non senza di me (Brando De Sica, 2015), vincitore del premio ASVOFF Diane Pernet 2015.