Descrizione
«La notizia taglia la notte in due. La telefonata fatale che ogni uomo adulto riceve un giorno. Mio padre è appena morto.» In seguito al tragico annuncio, il narratore decide di riconciliarsi intimamente con quanto resta di quell’uomo, tanto amato quanto assente. Prima a Brooklyn, nella desolata stanzetta in cui il vecchio genitore viveva. E poi finalmente, dopo trent’anni, ad Haiti, il paese nel quale entrambi sono nati e dal quale entrambi sono stati esiliati. I cinque sensi in perenne stato di allerta, eccolo tornare sulle tracce della sua storia familiare, accompagnato da un nipote che porta il suo stesso nome, Dany, perché – come all’autore dice sua sorella, madre del ragazzo – «non sapevamo se saresti ritornato. Chi va in esilio perde il posto». Amici, parenti, luoghi, tutti portano in sé le tracce di quel padre che se ne è andato, ma anche le stigmate dei due dittatori, Papa Doc e Baby Doc, che si sono avvicendati nell’insanguinata storia haitiana. È il momento in cui all’introspezione si affianca uno sguardo diretto su una nazione fatta di estremi, credenze occulte e vitalità creatrice, miseria e meraviglie naturali, fame, violenza ma anche artisti, poeti, ragazze, speranze.
Un periplo dolce e grave, profondamente ispirato dal Diario del ritorno al paese natale di Aimé Césaire (grande poeta e scrittore martinicano) e destinato a segnare la tormentata riappacificazione con un passato troppo a lungo messo a tacere.
Dany Laferrière è nato ad Haiti nel 1953, espatriando successivamente in Québec, dove è divenuto uno scrittore adottato e osannato come “gloria” nazionale. La sua è stata ed è tuttora una carriera letteraria in continua altalenanza tra due patrie e due culture. Tradotto in oltre dieci lingue in tutto il mondo, L’enigma del ritorno è il suo romanzo più importante, vincitore in Francia del Prix Médicis. Alla fine del 2013, Laferrière è stato eletto membro dell’Académie française, primo canadese nella storia della prestigiosa istituzione.