Descrizione
di Max Ophüls
«Il film più perfetto mai realizzato». Così il critico e teorico americano Andrew Sarris a proposito di I gioielli di Madame de…, straordinario melodramma girato nello stile di una commedia. Max Ophüls, il maestro tedesco-francese amato e copiato da François Truffaut e Stanley Kubrick, Paul Thomas Anderson e Wes Anderson, vi raggiunge – così come nel precedente La Ronde – il culmine della propria arte raffinata, allusiva, sottilmente disperata. Un’insostenibile leggerezza dell’essere e del filmare. Attraverso le vicissitudini di un paio di orecchini, nella Parigi della belle époque, vi racconta quelle di una donna (Danielle Darrieux, nel fiore della bellezza e della carriera) vissuta per piacere e morta per amore; ma anche quelle di una società che danza, come il protagonista del primo episodio di Il piacere, altro capolavoro del regista, sull’orlo del baratro.
L’intero film, tra gioielli, valzer, galanterie, è riassunto – come l’arte stessa del suo autore – nella frase che il generale Charles Boyer dice alla moglie riguardo alla loro felicità coniugale: «Soltanto superficialmente è superficiale».
Dominique Delouche, parigino, ha studiato musica e belle arti. È stato assistente di Federico Fellini (per film come Le notti di Cabiria e La dolce vita). Ha diretto vari cortometraggi, alcuni lungometraggi (Vingt-quatre heures de la vie d’une femme, L’homme de désir, Divine), numerosi film sulla danza e varie produzioni teatrali all’Opéra di Parigi e al Festival d’Aix-en-Provence. Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere, ha anche pubblicato libri su Fellini, Visconti, Giulietta Masina. A Max Ophüls, che ha conosciuto di persona, e alla musa di entrambi, Danielle Darrieux, ha dedicato nel 2011 Max & Danielle: Les années Darrieux de Max Ophuls.