Descrizione
«Parigi, 1959, Gérard Philipe, idolo del cinema francese, a 36 anni ha già tutto il mondo ai suoi piedi. E sta morendo.»
Gérard Philipe, attore di grande talento salito vertiginosamente alla fama con Il diavolo in corpo (1947), il film di Claude Autant- Lara che lo ha consacrato in Francia e nel mondo come il simbolo della tormentata gioventù del dopoguerra. Fino a pochi giorni prima di morire, tenuto all’oscuro della verità da familiari e medici, Gérard ha continuato a studiare le tragedie greche, ha sognato di incarnare Amleto e si è preparato a interpretare sul grande schermo l’Edmond Dantès del Conte di Montecristo.
Dall’estate del 1959 che l’attore trascorre nella sua casa di Ramatuelle, in Provenza, Jérôme Garcin ripercorre settimana dopo settimana, giorno dopo giorno, gli ultimi mesi della vita di Gérard Philipe, fino all’inverno parigino che quello stesso anno lo vedrà spegnersi. L’affascinante protagonista di Fanfan la Tulipe, il sensibile interprete teatrale che nel Cid di Corneille ha incantato pubblico e critica avignonesi, è convinto di avere ancora tutta la vita davanti a sé. La vita, in silenzio, sta invece allestendo per lui un ultimo, inaspettato ruolo. Quello che, suo malgrado, lo consegnerà al mito.
Jérôme Garcin, giornalista e scrittore, è l’autore di una ventina di libri pubblicati da Gallimard. Tra questi La Chute de cheval (1998), Théâtre intime (2003), Olivier (2011), Le Voyant (2014) e Le Syndrome de Garcin (2018). Dirige la redazione culturale del quotidiano francese «Le Nouvel Observateur» ed è membro del comitato di lettura della Comédie-Française.
Vi presentiamo un estratto della trasmissione “Hommage à Gérard Philipe” del 1979, presentata da Anne-Marie Philipe, la figlia di Gérard, dove a rendere omaggio al grande attore francese sono due bellissime Jeanne Moreau e Gina Lollobrigida