Descrizione
Quando apprende che Claire, la sua figlia ventiquattrenne, è stata trasportata priva di conoscenza in un ospedale parigino dopo essere stata investita da un motociclista che poi si è dato alla fuga, Elvire salta sul primo treno per Parigi e presagisce la devastazione che l’incidente le scatenerà dentro. Mentre ricompone i frammenti della propria esistenza, poco a poco Elvire prende le distanze dalla sua famiglia acquisita, per la quale a ben vedere non è mai stata altro che un “corpo estraneo”. Senza addentrarsi ulteriormente nei dettagli della narrazione, basti dire che niente, in Corpo estraneo, è lasciato al caso, non una data, non un evento, non un sentimento. Ed è questo, soprattutto, alla base della superba riuscita del romanzo: la rigorosa disposizione degli elementi romanzeschi, di quelli esteriori come di quelli interiori. Gli uni e gli altri lasciano emergere il doloroso cammino di liberazione di un donna dalla meschinità e dall’ipocrisia della sua famiglia, là dove si sono incontrati esseri che tutto avrebbe dovuto unire e che tutto invece ha separato.
Presentazione al testo di Arnaldo Colasanti.
Hélène Lenoir è nata a Neuillysur-Seine nel 1955. Germanista di formazione, insegna francese in Germania, dove risiede dal 1980 e dove è tra le autrici straniere più vendute. Tra i suoi romanzi, tutti pubblicati in patria dalle Éditions de Minuit, si ricordano Bourrasque (1995), Elle va partir (1996), Son nom d’avant (1998), Le Magot de Momm (2001), Le Répit (2003) e La Folie Silaz (2008). Con Corpo estraneo Hélène Lenoir debutta ora anche in Italia.