Descrizione
Beirut, al crepuscolo. La città si prepara a guardare la partita Germania-Ghana della Coppa del Mondo 2010. Nel corso della notte, sei personaggi, ragazze e ragazzi, si incrociano, si evitano, si sfiorano, si amano e si perdono dentro questa Beirut di tutti gli eccessi, tra Occidente e tradizione, tra le discoteche a cielo aperto e i diodi opalescenti degli schermi di cellulari e televisori: le luci artificiali degli uccelli notturni protagonisti di questa Bonjour tristesse del Libano. Diane Mazloum consegna ai lettori un primo romanzo contemporaneo e intimista, nel quale questi “figli della guerra” giocano all’amore e alla morte. Una generazione ultra-connessa, ma senza legami, descritta in una lingua sensuale, come se Beirut fosse una pelle umana, ferita da sottili cicatrici quasi invisibili ma terribilmente reali. È questa condizione dello spirito che l’autrice riesce magistralmente a tratteggiare con uno stile sicuro e scevro da fioriture, talvolta quasi “trasparente” a forza di evitare la stilizzazione. La soluzione migliore, probabilmente, per evocare una città per sempre stregata dal pathos.
Diane Mazloum è nata a Parigi e cresciuta a Roma. Attualmente vive a Beirut. Questo è il suo primo romanzo.