Descrizione
«Esiste un luogo remoto, così remoto che il mondo intero sembra essersi dimenticato della sua esistenza. Lì sorge un villaggio che accoglie i bambini invisibili, quelli rimasti orfani, quelli che il mondo non vede. Quando si varca il cancello di questo luogo un po’ speciale, si sentono risa e canti, voci piene di gioia e parole dolci. E poi un nome, che viene ripetuto infinite volte ed esce dalla bocca di ogni bambino come una musica: «Babajé», che vuol dire “papà mio”.
Quella che segue è la storia di quel villaggio. È la storia delle persone che lo abitano ed è anche la mia. Io sono “Babajé”». Con una semplicità che arriva dritta al cuore, questo libro racconta un’avventura folle e straordinaria, che da oltre vent’anni offre sostegno e speranza ai più deboli del Tigray, regione etiope flagellata dalla siccità, dalle malattie e da un’atroce guerra civile.
FRANCESCO ROMAGNOLI nasce a Roma nel 1970 da una famiglia di professionisti. Laureatosi in Economia e commercio nel 1995, inizia a lavorare nello studio paterno ma nel 2000, dopo un viaggio nel Corno d’Africa, decide di lasciare tutto per trasferirsi in un piccolo villaggio nel Nord dell’Etiopia, dove vivrà stabilmente per quindici anni. Nel 2002, insieme ai familiari dà vita all’associazione “James non morirà”, e con i fondi raccolti realizza un villaggio per bambini orfani, poi nel tempo anche un centro contro la denutrizione, scuole, ospedali, strade, pozzi e molte altre iniziative. Rientrato in Italia nel 2015, oggi vive a metà tra Roma e l’Etiopia, dove continua a seguire i progetti già avviati e a svilupparne di nuovi.
I diritti d’autore di questo volume saranno devoluti per intero all’associazione “James non morirà”.