Descrizione
In occasione del cinquantesimo anniversario della sua uscita,
Caroline Masoch e Jean-Max Méjean propongono un’analisi
approfondita di Amarcord, il più felliniano dei film di Fellini, che vi ripercorre, con un sottile gioco tra malinconia e umorismo, gli anni dell’adolescenza riminese e del fascismo. Personaggi come la Gradisca, la Volpina, la tabaccaia, e sequenze come quelle del passaggio del Rex e dello zio matto sull’albero sono ormai archetipi del cinema mondiale.
Il film viene qui ripercorso scena per scena, con l’aiuto di una ricchissima galleria di fotogrammi a colori e di svariati materiali critici e informativi, dalle recensioni d’epoca italiane e francesi agli aneddoti sulla lavorazione e sulle scene previste ma non realizzate. Portano inoltre il loro prezioso contributo al libro, con scritti inediti, due assistenti storici di Fellini e testimoni del suo cinema e della sua visione del mondo: Dominique Delouche e Gérald Morin, che di Amarcord è stato assistente alla regia.
DOMINIQUE DELOUCHE, regista e scrittore, specializzato in film sulla danza, è stato assistente di Fellini per Il bidone, Le notti di Cabiria e La dolce vita.
CAROLINE MASOCH, docente associata di Storia ed esperta di cinema italiano, ha dedicato a Fellini una tesi sui suoi rapporti con la storia d’Italia.
JEAN-MAX MÉJEAN, critico cinematografico e autore di numerosi libri di cinema, ha conseguito un dottorato su Fellini ed è autore, tra l’altro, di Fellini, un rêve, une vie (1997).
GÉRALD MORIN, produttore e regista (Sur les traces de Fellini, 2013), è stato segretario privato di Fellini dal 1971 al 1977 e suo assistente per Roma, Amarcord e Il Casanova di Federico Fellini.