Descrizione
2019. Dopo la caduta di New York di Sergio Martino è un cult del grande cinema popolare.
«In quel tragico 11 settembre 2001, mi tornò in mente all’improvviso: d’istinto le immagini trasmesse dalle televisioni di tutto il mondo mi sembrarono molto simili a quelle della New York del film e, per un attimo, sperai che anche quello spettacolo fosse solo finzione. Ma era tutto vero e le Torri Gemelle cadute, purtroppo, non erano quell’arcaico modellino realizzato da Antonello Geleng….»
Sergio Martino
1983. Quando la grande stagione dei generi italiani è prossima a chiudersi, l’industria dà un ultimo colpo di coda con il genere post-atomico. Imitazione in scala artigianalmente ridotta dei grandi successi commerciali che – da Blade Runner a 1997: Fuga da New York – hanno da poco sbancato i botteghini internazionali.
Sergio Martino, esploratore di ogni filone del cinema popolare tricolore, accetta l’improba sfida di narrare e costruire uno scenario diverso. Popolato da uomini scimmia e cyborg, guerrieri neo-medievali e mangiatori di ratti, amalgama astronavi e auto corazzate, cavalli e motociclette.
Sfruttando appieno le capacità di un comparto tecnico d’eccezione – dal reparto stuntmen fino ai geniali modellini creati dallo scenografo Antonello Geleng – restituisce una Grande Mela insieme primordiale e avveniristica.
Grazie all’ausilio di documentazioni e fotografie finora inedite e alla collaborazione di coloro che presero parte alla scrittura e alla realizzazione del film, l’autore ricostruisce genesi, lavorazione e destino di 2019. Dopo la caduta di New York, cult imperituro di un cinema che, in Italia, non esiste più.
Manuel Cavenaghi gestisce dal 1999, con il socio Daniele Magni, Bloodbuster, negozio milanese dedicato al cinema horror, fantastico e, più in generale, di serie “dalla B alla Zeta”. Per Bloodbuster Edizioni ha pubblicato: Cripte e incubi. Dizionario dei film horror italiani (2011), Wild angels. Dizionario dei biker movies (2014) e A volte ritornano… ancora. Guida alle saghe dell’horror cinematografico moderno (2019, con Daniele Magni e Nicola Giglio).