Descrizione
Una genesi lunga due decenni, una lavorazione colossale, un’opera monumentale. L’ultimo film di Sergio Leone è il suo capolavoro, un compendio della sua arte e l’apice del suo lavoro di rielaborazione del cinema classico statunitense. Un noir violento e malinconico, un gangster-movie che omaggia il genere e i suoi stilemi, mettendo in scena una storia di amicizia e tradimento nella New York degli anni ‘20 e ‘30.
Un’opera sterminata sul tempo perduto, sulla nostalgia e sulla negazione del Sogno americano. Ma anche un teorema sul lavorio dell’immaginario cinematografico e sulla narrazione che l’America ha fatto di sé attraverso la settima arte: una “vendetta” verso il cinema a stelle e strisce, che Leone attua (in qualità di «primo regista postmoderno», come lo definì Jean Baudrillard) demistificando l’inganno dei film con cui è cresciuto, scarnificandone l’incanto per dargli nuovo senso. C’era una volta in America è anche la storia di uno sguardo sul cinema, di un sogno infranto, di un mito smantellato per essere rifondato.
Ilaria Feole è nata a Milano nel 1983. Dal 2009 scrive di cinema e serie televisive per il settimanale «Film Tv» e per la rivista online «Gli Spietati». È autrice delle monografie Wes Anderson – Genitori, figli e altri animali (2014) e Michele Soavi – Cinema e televisione (2018) edite da Bietti Heterotopia.