Descrizione
“Paul Is Alive”, Paul è vivo e vegeto e canta ancora per noi. Qualcuno dice il contrario? Strano a dirsi, ma è proprio così. Il “movimento di pensiero” noto come PID, acronimo di Paul Is Dead, sostiene che il buon Paul ci abbia lasciati nel lontano novembre del 1966 (o dicembre ‘65, a seconda delle versioni) a causa di un incidente automobilistico, e che il suo posto da allora sia stato preso da un sosia. E giù a snocciolare “prove” e “indizi” di ogni genere: dai riferimenti nascosti nelle copertine degli album ai messaggi contenuti nei testi delle canzoni, magari ascoltate al contrario, fino alle presunte incongruenze fisiche tra il vero Paul e quello falso…
Facendo ricorso a una buona dose di ironia, oltre che alla propria sterminata conoscenza dell’universo “Beatles”, in questo volume Marco Crescenzi passa in rassegna tutte le fantasiose ipotesi avanzate dai complottisti del PDI e si diverte a sconfessarle una volta per tutte. Nel farlo, consegna a noi lettori un libro documentato oltre ogni ragionevole dubbio, brioso e sagace, che ci svela nei dettagli l’aspetto forse più “folle” e curioso della variegata mitologia beatlesiana.
MARCO CRESCENZI (Roma, 1966) colleziona da ormai trentacinque anni tutto ciò che riguarda il quartetto di Liverpool. Collaboratore di The Official Beatles Fan Club Pepperland, ha pubblicato Silver Beatles (Gremese, 2005) e ha curato l’edizione italiana del volume di Robert Whitaker, pubblicato da Gremese con il titolo The Beatles – L’ultima tournée (2008). Nel 2013, in collaborazione con Alberto Durazzi, ha pubblicato Beatles 50.