Descrizione
È il 17 dicembre 2010 quando Mohamed Bouazizi, un giovane venditore ambulante tunisino, si dà fuoco per protestare contro i continui soprusi della polizia. È la miccia che innesca la straordinaria rivoluzione che scuoterà tutto il Maghreb: il 14 gennaio 2011 un’imponente manifestazione di piazza a Tunisi costringe alle dimissioni Ben Ali, al potere da ventitré anni.
Questo libro, scritto da due giovani funzionari italiani che vivono in Tunisia, è una cronaca, ma anche un tentativo di spiegare perché il gesto di un povero ambulante, che si è immolato per rivendicare la propria dignità, abbia dato il via a un cambiamento inaspettato. Oltre che sull’esperienza personale degli autori e su interviste a familiari dei “martiri della rivoluzione”, avvocati, artisti, blogger e giornalisti, il racconto si basa sulle centinaia di messaggi scambiati all’epoca della rivolta sui social network come Facebook e Twitter, che durante la “primavera araba” si sono trasformati in una piazza virtuale in cui esprimere il proprio dissenso.
Gli autori, lei antropologa e lui economista, vivono da tempo a Tunisi, dopo oltre dieci anni spesi tra Africa, Asia e America, seguendo la passione condivisa per i paesi in via di sviluppo e lavorando per varie organizzazioni internazionali.
Leggi qui un’anteprima gratuita del libro