Descrizione
Siamo soliti ritenerlo oscuro appannaggio di popolazioni primitive e selvagge, ma il cannibalismo si
insinua con una certa frequenza anche nelle pieghe della storia occidentale, rispuntando periodicamente nei nostri incubi di uomini moderni e alimentando altresì un’ampia letteratura scientifica (criminologica, psichiatrica, antropologica).
Massimo Centini ne tratta in questo volume seguendo la via della divulgazione e di una visione d’insieme capace di incuriosire e di informare: dalle pratiche antropofaghe della preistoria ai miti dei mangiatori di uomini nei resoconti di viaggiatori ed esploratori; dal cannibalismo praticato per ragioni di sopravvivenza a quello “terapeutico”; dai serial killer “cannibali” della storia passata e recente agli immaginari divoratori di carne umana che popolano fiabe, film e leggende popolari.
Una ricostruzione avvincente e assai ben documentata, conclusa da un’ampia bibliografia finale quale spunto per ulteriori e più specifici approfondimenti.
MASSIMO CENTINI, laureato in Antropologia culturale all’Università di Torino, ha collaborato con il Museo delle scienze naturali di Bergamo ed è stato docente di Antropologia culturale all’Istituto di design di Bolzano. Oggi insegna la stessa materia presso la Fondazione Università Popolare di Torino. Tra i suoi numerosi libri, Misteri d’Italia e La sanguinosa storia dei serial killer. Per Gremese ha scritto Malvagi d’Italia, Le 100 parole della criminologia, Uccidere per Satana, Aristi criminali – Criminali artisti e Morti misteriose.